Con il significato letterale di “guardare i fiori", Hanami rappresenta una delle tradizioni più antiche della cultura giapponese.
Fin dal periodo di Nara (710–794 d.C.), i Giapponesi hanno sempre celebrato la stagione della fioritura attraverso congregazioni sotto i ciliegi, per ammirare la bellezza dei fiori condividendo socialmente cibo, bevande e musica.
Al giorno d'oggi, questa tradizione è percepita come un festival annuale fisso che coinvolge persone provenienti da tutto il Giappone e dall'estero.
La vera bellezza di Hanami sta nella sua autentica effimerità. Proprio perché la fioritura dura così poco, è così speciale e splendida. Allo stesso modo, lo sbocciare dei fiori è un simbolo di felicità e rappresenta il flusso continuo della vita. I fiori, così delicati e belli, contribuiscono ad apprezzare la bellezza effimera ed inafferrabile della vita. Come i fiori, la vita deve essere infatti apprezzata e celebrata, riconoscendo che mai potrà durare per sempre.
Ecco perché i fiori sono così importanti. Esprimono vita e caducità allo stesso tempo, facendo eco al concetto di transitorietà della vita.
Sappiamo che ciò può sembrare triste, ma lo sbocciare dei fiori rimanda al fatto che tutti possono cambiare in qualsiasi momento se stessi e celebrare il rinnovamento di una nuova vita.
L'installazione Hanami appare in questo spazio come un mezzo attraverso il quale le persone che vanno e vengono avranno la possibilità di contribuire alla sua crescita fiorente.
L'installazione Hanami appare in questo spazio come un mezzo attraverso il quale le persone che vanno e vengono avranno la possibilità di contribuire alla sua crescita fiorente.